VALENTINO ROSSI E IL TIFO DEGLI ITALIANI

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I vertici dello sport italiano si schierano con Valentino Rossi nella disputa sul contatto in pista con Marc Marquez durante il Gp di Malesia. Il pilota spagnolo è finito a terra. Rossi è stato punito: a Valencia, dove si deciderà il Mondiale, partirà ultimo. Ma il caso è tutt’altro che chiuso. «Valentino ha riconosciuto di essere cascato nella provocazione. C’è una responsabilità da parte sua, però io lo voglio assolutamente difendere e non per un fatto istituzionale», dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò. «La poca sportività dimostrata da Marquez – aggiunge – conferma quanto le dichiarazioni della vigilia di Rossi «fossero assolutamente vere». «Così facendo penso si sia falsato il mondiale e questo non lo trovo giusto – attacca il capo dello sport italiano a margine di un convegno sulla scherma in corso al Foro Italico -. Sono particolarmente vicino a Valentino e lo abbraccio forte». I direttori di gara hanno sanzionato Valentino togliendogli tre punti dal patentino e imponendogli di partire dall’ultima posizione a Valencia. Ma anche su questo fatto c’è un po’ di confusione. Mike Webb, direttore di gara della MotoGp, ha spiegato i motivi della sanzione decisa contro il pilota Yamaha in seguito al contatto con Marquez. E del presunto calcio di Rossi non c’è traccia. La direzione ha imposto «tre punti penalità a Valentino Rossi per la guida irresponsabile che ha deliberatamente provocato il contatto». «È andato volutamente largo in curva, cercando di portare l’altro pilota fuori traiettoria. Il risultato – ha aggiunto – è stato l’incidente che abbiamo visto». Per il Dottore il mondiale è tutto in salita, ma non è ancora detta l’ultima parola. Lorenzo è secondo a 7 punti ma dopo la penalizzazione di Valentino (che partirà ultimo in Spagna) è diventato il favorito. A Rossi invece servirà una vera impresa.

Noi faremo tutti il tifo per Valentino Rossi, ma lo sport quello pulito per me è un’altra cosa.

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