Cristiano Ronaldo, un caso famoso che dovrebbe rimanere privato

Ronaldo è colpevole? O no? Resterà travolto dallo scandalo sessuale che lo vede coinvolto? Il suo caso, non c’è dubbio, investe il senso morale, ha conseguenze penali ed è anche una questione di soldi. Tanti soldi. Per i suoi tifosi è vittima di un ricatto, si è fatto incastrare , succede spesso ai campioni dello sport (così ho sentito dire persino da tanti giornalisti di quelli pseudo seri). Per le donne, invece, è l’ennesimo esempio di sessismo e di aggressione maschilista: muscoli, pisello e quattrini.

In poche parole: un ex modella l’ha denunciato per stupro.

Questo è per chi si ferma alle poche parole, al tifo da stadio banalizzando. Ci sono fattori psicologici che  potrebbero ( ed uso il condizionale, perchè non voglio giudicare) spingere una donna  a tacere per anni. Per paura, la paura di essere messa al pubblico ludibrio, per un senso di colpa  che ci portiamo dentro noi donne. Credo che la cosa migliore non sia giudicare ma tacere. Tacere almeno fino a quando la giustizia faccia il suo corso. Quello che possiamo fare è solo riportare con la massima obiettività  l’accaduto.

Era il 13 giugno del 2009  nella suite 57306 del Palms Place Hotel di Las Vegas c’è stato un rapporto sessuale. La prima versione di Cristiano Ronaldo  che in seguito verrà modificata è ” Si è trattato di sesso consenziente”.

Il rapporto con la modella  è stato brusco , frettoloso e sbrigativo che lascia la donna con qualche livido e soprattutto scossa, al punto tale che il calciatore si sente in dovere di scusarsi come lui stesso ammette.  La partita contro la modella  si sarebbe poi chiusa con un risarcimento di 375mila dollari.  Un risarcimento per chiudere un’occhio sull’accaduto.

Se non fosse che la ragazza oggi ha trovato il coraggio di fare il nome che a suo tempo non aveva fatto.

Nessuno dovrebbe permettersi di giudicare ne per uno ne per l’altro.  Il silenzio in questi casi è una forma di rispetto.

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