LA STORIA DELLA ROMA SONO I TIFOSI, IL LOGO, L’AMORE PER LA MAGLIA CHE NESSUNO POTRA’ CAMBIARE

Un’ accoglienza incredibile quella indonesiana che ha quasi coperto il problema del mancato visto dei 5 giocatori romanisti. Cori, calore e coreografia da stadio quello che ha assistito la Roma. I circa 30 mila che hanno seguito la società hanno anche cantato “Grazie Roma” e “Roma Roma Roma“. Niente da dire, solo brividi.

Questa è la dimostrazione che gli americani ci hanno visto lungo come si dice da queste parti, ci hanno visto lungo nel decidere di puntare sulla Roma, quello che stanno facendo un pò peggio è cambiare tutta quella che è la storia di questa grande società. Perchè come dice oggi Nainggolan “vincere uno scudetto con la Roma ne vale 1000 con altre squadre”, cosa che mi disse anche Roberto Pruzzo mentre scrivevamo la sua autobiografia.

Comunque non ritengo giusto da 25072015-giacartaparte di una grande società,  ne screditare quella precedente, ne cambirare il logo che ha sempre rappresentato un simbolo importante per i tifosi,  ne tantomeno cambiare la data di nascità.

E’ un discorso antropologico che ha una radice sociale. Il calcio è un fenomeno collettivo, le date convenzionali appartengono alla gente e al riconoscimento sociale. La storia è data da fattori emotivi in un contesto in cui conta chi c’erà e chi ha raccontato.

Se domani mi dicessero che sono stata adottata e che la mia data di nascita non è più il 18 agosto ma il 3 novembre, sarò io a decidere chi sento i miei genitori e che infondo la nascita non è quella scritta su un foglio di carta ma il giorno che per la prima volta qualcuno con amore  ha spenso le prime candeline.

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