SE ALCUNE MALATTIE SONO DIMENTICATE E’ GRAZIE AI VACCINI

Nulla come i vaccini ha cambiato la storia della medicina. Oggi grazie ad essi ogni anno si previene la morte di oltre 2 milioni e mezzo di persone, in particolare bambini. Eppure, mentre in alcune aree del mondo il mancato accesso è frutto delle disastrose condizioni economiche ed organizzative degli Stati, in Europa e Stati Uniti alcune malattie quasi debellate stanno ritornando perchè cala il numero di persone vaccinate. E’ quanto emerge dai dati della World Health Organization (who) in occasione della settimana mondiale dedicata alle vaccinazioni dal 24 al 30 aprile.

Ecco vorrei partire proprio da qui, perchè credo che troppo spesso ci facciamo condizionare da bufale propinateci sui social, o da improvvisati stregoni che in tv dicono la loro, spesso non avendo a disposizione dati scentifici, non avendo studiato ma volendo farci credere cose che loro stessi hanno sentito dire. Stiamo giocando con la vita dei bambini e questo non è mai giusto. Oggi, grazie al progresso della ricerca, abbiamo a disposizione numerosi vaccini che hanno cambiato la storia di molte malattie: vaiolo, poliomielite, morbillo, epatite B, meningite, varicella, parotite e rosolia sono solo alcune delle malattie contro le quali è possibile fare prevenzione attraverso la somministrazione dei vaccini. Credo che sarebbe importante  importante, per esempio, scoprire come funziona il sistema immunitario e come vengono sviluppati i vaccini. Altrettanto essenziale è informarsi al meglio sula figura di Andrew Wakefield – radiato dall’ordine dei medici – e le sue tesi sul legame tra il vaccino MMR e l’autismo privo di fondamento.  In italia dovremmo cominciare a preoccuparci perchè la copertura è al limite della soglia di sicurezza, nonostante l’obbligatorietà: secondo i dati sono scese al di sotto del 95% le vaccinazioni per poliomielite, tetano,difterite ed epatite B e la percentuale scende ulteriormente per le vaccinazioni contro il morbillo, la parotite e la rosolia che raggiunge una copertura dell’86%, in calo di oltre il 4% in appena un anno. Emblematiche le parole del direttore dell’ISS, Walter Ricciardi: Se non si ha più la cosiddetta “immunità di gregge” – quel fenomeno che consente anche ai non vaccinati di godere degli effetti del vaccino- aumenta il rischio che bambini non vaccinati si ammalino, che si verifichino epidemie importanti, che malattie per anni cancellate non siano riconosciute e trattate in tempo». Ecco perché oggi più che mai, anche nel nostro Paese, è vietato abbassare la guardia.

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